Wilop

Singolare è quanto avviene negli gli ultimi mesi del 1961 e i primi del 1962: un gruppo di studenti decide infatti di abbandonare la redazione di Malebolge per fondare un nuovo giornale, Wilop, che -questo il loro intento- fosse meno politicizzato del periodico fondato da Marzano; il Wilop in effetti presenta meno riflessioni dalla prospettiva politica e articoli con riferimenti all’attualità sociale, e maggior spazio è destinato all'introspezione personale e a testi narrativi, in questo anticipando un fenomeno che caratterizzerà i giornali del Liceo negli anni ‘80 e ‘90. Sostanzialmente i due periodici differiscono dunque per la (diversa) attenzione dedicata ai fatti politici del tempo: se infatti il motto di Wilop è “Qui non si fa politica, qui si fa il Wilop o si muore”, Malebolge si scaglia contro una visione della politica come “qualcosa di sporco, di innominabile, di assolutamente estraneo al loro mondo” (Malebolge, anno 5, n.3, pag.4, articolo VientDeParaitre).

Interessanti infine i riferimenti a Wilop all’interno delle edizioni di Malebolge del 1962 nelle quali, non senza un certa alterigia, in merito al giornale rivale si afferma “Che cosa voglia questo giornale, nessuno lo ha ancora capito, e forse nemmeno gli stessi redattori lo sanno” (ivi sopra).